Alle origini della presenza gesuitica in Sardegna
Alle origini della presenza gesuitica in Sardegna
Authors
Ibba, Roberto
Profesor Guía
Authors
Date
Datos de publicación:
Tipo de recurso
Artículo Original
Keywords
Gesuiti - Sardegna - Decime - Collegi - Missione - Jesuitas - Cerdeña - Diezmos - Colegios - Misión
Materia geográfica
Collections
Abstract
El artículo propone los primeros resultados de una investigación en curso sobre la presencia de los jesuitas en Cerdeña entre los siglos XVI y XVII. En particular, se centra en el estudio del caso de Sardara, donde los jesuitas tomaron posesión de una casa en el centro del pueblo donada por el canónigo Giacomo Spiga, de la diócesis de Ales. La confiscación de las rentas eclesiásticas por parte de la Compañía crea considerables fricciones con los párrocos de la comunidad, que se sienten empobrecidos y penalizados. La disputa sólo acaba con la supresión de la Compañía y los bienes de los jesuitas son embargados por la clase dirigente local y la comunidad.
Il contributo propone i primi risultati di una ricerca ancora in corso sulla presenza dei gesuiti in Sardegna tra XVI e XVII secolo. In particolare, l’attenzione si focalizza sul caso studio di Sardara dove i gesuiti entrano in possesso di una casa nel centro del villaggio donata dal canonico Giacomo Spiga della diocesi di Ales. L’incameramento delle rendite ecclesiastiche da parte della Compagnia crea notevoli frizioni con i parroci della comunità, che ritengono di essere impoveriti e penalizzati. La contesa si chiude solo con la soppressione della Compagnia e i beni dei gesuiti saranno incamerati dal ceto dirigente locale e dalla comunità.
Il contributo propone i primi risultati di una ricerca ancora in corso sulla presenza dei gesuiti in Sardegna tra XVI e XVII secolo. In particolare, l’attenzione si focalizza sul caso studio di Sardara dove i gesuiti entrano in possesso di una casa nel centro del villaggio donata dal canonico Giacomo Spiga della diocesi di Ales. L’incameramento delle rendite ecclesiastiche da parte della Compagnia crea notevoli frizioni con i parroci della comunità, che ritengono di essere impoveriti e penalizzati. La contesa si chiude solo con la soppressione della Compagnia e i beni dei gesuiti saranno incamerati dal ceto dirigente locale e dalla comunità.